Recensione sul locale:
"la cuccuma" via Pacini 26 ....
Personalmente non lo avrei scelto mai: i locali "di tendenza" mi infastidiscono... prezzi alti, affollamento, obbligo di prenotazione, attese lunghissime per mangiare..., ma quando ho iniziato a lavorare nel call center dove sono ancora oggi, i nuovi colleghi hanno organizzato questa serata (alcuni di loro hanno l'abitudine di trovarsi ogni mese per mangiare assieme), e mi hanno fatto capire che, se volevo farmi delle amicizie sul luogo di lavoro, non mi conveniva rifiutare.
Che palle! Chissà perchè, in ogni posto di lavoro, c'è sempre qualcuno che accampa il diritto di organizzare queste seratine, che poi alla fine si rivelano quasi sempre deludenti per tutti!
Comunque, mi sono adeguata ed ho accettato (e mal me ne incolse... Avete presente una serata passata tra sconosciuti che discutono dei "massimi sistemi"? Discorsi impegnativi tipo "Ma che caldo! Tu non hai caldo? Oh! Ma si soffoca!!!" il tutto detto senza pause, senza aspettare una risposta, e ripetuto all'infinito da tutti, per tutta la serata... ) l'invito, così almeno ora posso parlarvi del locale... che è poi l'unica soddisfazione a seguito di questa allucinante serata!
Il locale, per l'appunto.
Bello! Esteticamente nulla da dire: 3 sale (una al secondo piano che vi sconsiglio "caldamente"... è piccola e alloggia il forno per le pizze...) arredate in stile marinaro con gran spreco di legno (tavolaccio e impiallacciatura alle pareti), ottone, gomene, lampare e reti un po' dappertutto ma nulla di kitsch, anzi l'ambiente è simpatico perchè ricorda alla lontana un veliero.
Entrando ci si trova di fronte alla cassa e al pianoforte (il locale offre musica da piano bar tutte le sere), mentre subito a destra dell'entrata c'è una scala a chiocciola, ovviamente con passamano in legno scuro, che conduce al piano superiore.
Anche la sala superiore è esteticamentente molto elegante, con i tavoli sistemati in due file parallele alle finestre, e il forno per le pizze alle spalle dei tavoli.
I tavoli, anzi meglio dire "tavolini", sono purtroppo microscopici uniti per formare lunghi tavoli strettissimi (in due, uno di fronte all'altro, non si sa di chi sia il piatto dal quale si stà mangiando) appoggiati in pratica uno addossato all'altro (abbiamo mangiato con un altro gruppo di persone, sgomitandoci vicendevolmente), e lunghe panche per sedersi (il che garantisce un'assoluta mancanza di spazio per appoggiare borse, giacche o quant'altro), con corridoi angusti per spostarsi (e camerieri magrissimi, non so se per il caldo asfissiante o per la facilità a scivolare tra un tavolo e l'altro).
L'illuminazione è solo a base di candele (cosa che rende chiaramente moolto piu' facile non sbagliare piatto...), e vi assicuro che semplicemente leggere il menu' è difficile.
Il menu' è fornitissimo ma offre soprattutto specialità di pesce di tutti i tipi, spaziando dalla paranza alle cozze, dai gamberoni alle sogliole, oltre ad una gamma vastissima di pizze e focacce per tutti i gusti, tra cui figurano pizze classiche e specialità della casa, tipo la pizza con speck e gamberetti o quella con salmone e funghi, (la meno cara tra le pizze costa 18,00 Euro... ma questo è un altro discorso..., o no?!??!?); poca invece la scelta di piatti di carne: entrecote, roast beff e poco altro (però tutti ad un prezzo che varia tra i 20,00 ed i 30,00 Euro a porzione) e di contorni, ma una buona scelta di vini, birre e bevande varie, oltre ad un'ampia scelta di desserts.
Io, chiaramente, mi sono accontentata di una tra le pizze meno care (una quattro stagioni) e di una birra alla spina media (per la modica cifra totale di 28,00 Euro), che ho atteso solo dalle 21,15 alle 22,30, e che era sottile, piccola (piatto piano normale, non da pizza, per intenderci), abbastanza buona, ma a mio parere non tanto da giustificare questo tipo di prezzi.
La birra invece era una ricercatissima Peroni d'annata alla spina (lo ammetto, scegliendo quella media ho speso 1,00 Euro in piu', ma non ho resistito all'aroma unico che la prestigiosa marca prometteva...), scelta dopo aver addocchiato i prezzi delle birre presenti nella cantina del locale ed aver deciso che, con un lavoro part-time di 15 ore settimanali, forse non era il caso di prendere una lattina di Heineken a 12,00 Euro...
Chiaramente vi esorto caldamente a non farvi una cattiva idea di questo locale, solo in base al fatto che io sono una morta di fame con un reddito irrisorio: se volete mangiare in un locale trendy (c'è persino il pianista al piano di sotto... ma dal secondo piano non si sente manco una nota), sovraffollato, buio, scomodo, dal quale sarete certi di uscire accaldati, affumicati, affamati e molto piu' leggeri (nel portafoglio) ve lo consiglio vivamente.
Io, per quanto mi riguarda, continuerò a mangiare nei soliti locali affatto trendy, dove con 15,00/20,00 Euro mangio primo e secondo... ma la mia è solo una scelta personale, dovuta la fatto che io non sono una persona "trendy"
