Sid ha scritto:
134.Speedwave ha scritto:
Stasera non potro' esserci, ho 38 di febbre...colpa dei condizionatori, dell'umido e della scaldata a piedi di domenica per quasi 3 km sull'autostrada.
Fate gli onori di casa agli amici Bibo e Lexluthor che dovrebbero passare all'Hora.
Noi ci vediamo giovedi' prox.
Chi conferma la presenza?
P.S.: 38 di febbre, etc., etc., etc... che è moldava o brasiliana???

Cosa è la SARS?
La Sindrome Acuta Respiratoria Severa, SARS, è una malattia respiratoria recentemente identificata in Asia, Nord America ed Europa. Per saperne di più si possono consultare i seguenti siti:
www.who.int,
www.cdc.gov,
Quali sono i segni ed i sintomi della SARS?
La malattia inizia, in genere, con
febbre ( temperatura > 38° C), talvolta associata a brividi o ad altri sintomi, tra cui cefalea, malessere, dolori muscolari. In alcuni casi possono coesistere lievi segni di interessamento delle vie respiratorie.
Dopo 2-7 giorni il paziente con SARS può sviluppare tosse secca ed insufficienza respiratoria progressiva, tanto da richiedere, nel 10-20% dei casi, la ventilazione assistita.
C'è un test per diagnosticare la SARS?
I test per fare diagnosi di SARS da coronavirus (SARS CoV) sono: la
ricerca di anticorpi in ELISA o in IF su due campioni di sangue, di cui uno prelevato in fase acuta ed il successivo dopo 21 giorni dall'esordio; la ricerca di SARS CoV con RT - PCR su campioni clinici (feci, siero, secrezioni nasali), oppure la coltura con isolamento virale.
In caso di esposizione a SARS, quanto tempo deve passare perché si comincino ad avvertire i primi sintomi?
Il periodo di incubazione è tipicamente di 2-7 gg; in alcuni casi il periodo di incubazione può prolungarsi sino a 10 giorni. La malattia esordisce con febbre (> 38° C).
E' possibile che pazienti guariti da SARS si ammalino di nuovo?
Il decorso della malattia da SARS CoV non è, al momento, perfettamente noto. Sarà importante definire quali fattori possano influenzare l'evoluzione della malattia; tra questi, le caratteristiche del ceppo virale, della risposta immune dell'ospite ed il ruolo della terapia.
Quale terapia è raccomandata per la SARS?
Si raccomanda lo stesso trattamento utilizzato per la cura della polmonite atipica. Sino ad ora sono stati utilizzati antibiotici associati o meno ad antivirali (oseltamivir, ribavirina), e/o a steroidi.
Ribavirina (o altri antivirali) è efficace nel trattamento della SARS?
Ribavirina, associata o meno a steroidi per via orale o endovenosa, è stata utilizzata per il trattamento di alcuni pazienti affetti da SARS, ma sino ad ora ed in assenza di studi clinici controllati, nessun trattamento può essere definito preferibile ad un altro. In vitro, ribavirina sembrerebbe non inibire la crescita e la trasmissione cellulare del coronavirus di recente identificazione. Sono, peraltro in corso, studi per approfondire le potenzialità del farmaco, come anche di altri antivirali.
DIFFUSIONE DELLA SARS
Come si diffonde la malattia?
La prima modalità appare quella di diffusione per contatto stretto tra persona e persona. Potenziali vie di diffusione comprendono il toccare la cute o oggetti contaminati da goccioline e, successivamente, toccare i propri occhi, il naso o la bocca. La contaminazione può avvenire quando il malato con la tosse, gli starnuti o parlando diffonde le goccioline nell'ambiente. E' anche possibile che SARS sia trasmessa attraverso l'aria o altre vie, al momento non ancora note.
Cosa significa contatto stretto?
Un contatto stretto può avvenire tra persone che vivano insieme nella stessa casa o tra un malato di SARS e chi lo accudisca. Esempi sono rappresentati da abbracci o baci, uso comune di stoviglie e posate, conversazione a meno di 1 metro, una visita medica o qualunque altro simile contatto fisico diretto tra persone. Contatti stretti non comprendono camminare vicino ad una persona o sedersi per brevi periodi in uffici o sale d'aspetto.
Come posso proteggere me stesso dalla SARS?
Ci sono molte regole di buon senso che possono proteggere dalla SARS, prima di tutte il lavaggio delle mani con acqua e sapone o disinfettandole con una soluzione a base alcolica. Inoltre, si dovrebbe evitare di toccare occhi, naso, bocca con le mani non pulite ed incoraggiare le persone presenti a coprirsi il naso e la bocca con un fazzolettino di carta quando tossiscono o starnutiscono.
Per quanto tempo una persona con SARS è contagiosa per gli altri?
Dai dati sino ad ora acquisiti, è probabile che la maggior parte dei pazienti possa trasmettere la malattia quando siano presenti tosse e febbre. Tuttavia, non è ancora esattamente noto per quanto tempo, prima e dopo la comparsa dei sintomi, il paziente possa essere contagioso per gli altri.
Chi è a maggior rischio di contrarre SARS?
In Italia, i casi sospetti o probabili hanno interessato viaggiatori di ritorno da paesi colpiti da SARS.
Inoltre, sulla base di quanto è sino ad ora noto, le persone maggiormente a rischio sono coloro che hanno avuto stretto contatto con i malati. Tra questi, gli operatori sanitari ed i famigliari di pazienti. Si intende per stretto contatto il prendersi cura, convivere o aver avuto contatto diretto con le secrezioni respiratorie ed i fluidi corporei dei pazienti con SARS.
Si deve indossare la mascherina chirurgica per proteggersi dalla SARS?
Al momento non è raccomandato l'uso routinario della maschera chirurgica quando si è tra la folla.
In quali momenti la maschera chirurgica dovrebbe essere indossata per prevenire la diffusione di SARS?
Le persone che hanno o ritengono di avere la SARS dovrebbero coprire, con fazzoletto di carta, naso e bocca mentre tossiscono o starnutiscono. Dovrebbero indossare la maschera chirurgica quando sono a stretto contatto con persone non infette (conviventi, famigliari) o, nel caso ciò non sia possibile, la maschera dovrebbe essere indossata dai componenti la famiglia quando vengono a contatto con il paziente.
La maschera deve aderire bene al volto, deve essere per uso personale, cambiata giornalmente e sostituita quando sporca o troppo umida. Una volta eliminata, le mani vanno lavate.
Dovrei essere preoccupato nell'acquistare articoli provenienti da paesi in cui la SARS è presente?
SARS appare essere trasmessa principalmente attraverso contatto diretto con materiale infetto, comprendente le goccioline disperse nell'aria in seguito a colpi di tosse o starnuti. Toccando oggetti contaminati da goccioline infette e quindi portandosi le mani agli occhi, al naso, alla bocca ci si potrebbe infettare. Anche la contaminazione delle superfici ambientali nei reparti di ricovero o nelle abitazioni con soggetti ammalati può essere un problema.
Mobili, vestiti, ed altri oggetti provenienti da paesi in cui SARS è presente, rappresentano un minimo, ammesso che possa esistere, pericolo di trasmissione di SARS
VIAGGI E QUARANTENA
Vi sono restrizioni sui viaggi a causa della SARS?
Al momento non vi è alcuna restrizione, ma viene raccomandato di posticipare viaggi non necessari nelle zone dove è in atto l' epidemia (travel advisory), quali la Cina, Hong Kong e Taiwan. Per le zone dove l'epidemia è sotto controllo (Singapore, Hanoi, Toronto) vengono rilasciate indicazioni (travel alert) su come proteggere la propria salute.
Che fare in caso di viaggio in zone dove è in atto l'epidemia? Quali precauzioni sono necessarie?
Come per tutte le malattie infettive la prima regola è il lavaggio frequente delle mani e, nel caso non siano sporche, la pulizia con soluzione a base alcolica. Per ridurre il rischio di contagio è meglio evitare luoghi affollati; non è, al momento, raccomandato l'uso della maschera in aree frequentate dal pubblico.
Che fare in caso di recente viaggio in zona dove sono stati segnalati casi di SARS?
E' importante monitorare la temperatura corporea per 10 giorni dopo il rientro. In caso di comparsa di febbre > 38°C, accompagnata da tosse, difficoltà a respirare con tendenza al peggioramento, si deve consultare un medico. E' importante segnalare sia il recente viaggio in paesi sede di epidemia, sia eventuali contatti con persone che presentano gli stessi sintomi.
Qual è la differenza tra "travel alert" e "travel advisory"?
I CDC danno differenti indicazioni ai viaggiatori in rapporto a specifiche situazioni. Il "travel alert" segnala che vi è un problema di salute pubblica e che devono essere adottate specifiche precauzioni. Con il "travel advisory" si notifica che la situazione è potenzialmente molto più seria e che sarebbe meglio non effettuare viaggi non necessari.
Quali informazioni sulla SARS vengono fornite a coloro che viaggiano in nave?
Le maggiori compagnie di navigazione forniscono le indicazioni che provengono dalle Organizzazioni Internazionali di riferimento (WHO, CDC). In caso di comparsa di sintomi durante il viaggio, il paziente viene visitato dagli ispettori sanitari di bordo.
Qual è il compito degli ufficiali preposti a far osservare la quarantena?
Gli ispettori, o loro designati, consegnano note informative ("alert card") ai passeggeri al rientro da zone dove è in atto l'epidemia. Vengono date informazioni sulla SARS, si chiede di controllare la propria salute sino a 10 giorni dal rientro e di avvisare il medico in caso di comparsa di febbre e di sintomi respiratori. Nelle aree di epidemia, WHO ha dato indicazioni di monitorare la temperatura corporea dei passeggeri in partenza.
Cosa fanno gli ispettori responsabili della quarantena?
Gli ispettori funzionano da guardiani della salute dei passeggeri in arrivo (porti ed aeroporti) e assicurano che, in caso di necessità, vengano effettuati gli interventi medici più appropriati.
Qual è la differenza tra le ispezioni fatte prima della comparsa di SARS e quelle attualmente adottate?
L'ispezione routinaria, in accordo con le compagnie aere e di navigazione, ha l'obiettivo di proteggere passeggeri e personale di bordo da alcune Malattie Infettive. Gli ispettori responsabili della quarantena si occupano direttamente di passeggeri malati in arrivo e si adoperano affinché siano loro prestate idonee cure.
E' a rischio chi ha viaggiato con paziente colpito da sospetta SARS?
Casi di SARS si sono osservati tra coloro che sono stati a stretto contatto con paziente infetto, in particolare conviventi oppure operatori sanitari che non hanno adottato misure di protezione. SARS si è anche manifestata in passeggeri provenienti da Hong Kong, Hanoi, Cina, Singapore. Ai passeggeri presenti sullo stesso aereo, è stato chiesto di controllare la propria salute sino a 14 giorni dopo il rientro.
Chi notifica agli ispettori i casi di sospetta SARS? Il personale di bordo (navi, aerei) oppure il passeggero?
Negli USA, il capitano dovrebbe per legge notificare il caso all'ispettore più vicino. Inoltre, sia sulla nave che sull'aeromobile, il paziente dovrebbe essere sistemato lontano dagli altri. Nel caso sia di passaggio, in quanto diretto ad altra destinazione, deve essere segnalato alle autorità locali per le opportune cure.
Nel caso a bordo vi sia persona colpita da SARS, è meglio interrompere il viaggio?
Al momento non vengono date indicazioni in questo senso, ma sia personale che passeggeri vengono informati dalla autorità sanitarie dello scalo di richiedere visita medica in caso di comparsa di sintomi.
Cosa deve fare l'ispettore deputato alla quarantena in presenza di un sospetto caso di SARS ?
L' ispettore si adopera affinché a bordo sia fornita idonea assistenza ed il paziente venga isolato. L'isolamento serve a proteggere gli altri passeggeri e deve essere mantenuto sino a quando non sia scomparsa la contagiosità.
Cosa deve fare l'ispettore deputato alla quarantena in presenza di un sospetto caso di SARS che rifiuta di essere isolato?
In alcune nazioni, l'isolamento del paziente malato può divenire obbligatorio per proteggere la popolazione. In caso di rifiuto, dovranno essere coinvolte le autorità locali.
Vi sono raccomandazioni per aerei che trasportano malati con sospetta SARS?
Raccomandazioni specifiche sono adottate da aerei che forniscono esclusivamente trasporto ed assistenza medica, ma non da aerei deputati al normale trasporto di passeggeri.
PREVENZIONE DELLA SARS IN FAMIGLIARI/CONTATTI STRETTI
Cosa si deve fare nel sospetto di avere contratto la SARS?
Si deve consultare immediatamente un medico in presenza di febbre > 38° C, tosse, difficoltà respiratoria. Per aiutare il medico nella diagnosi è importante segnalare qualsiasi recente viaggio nelle zone con documentata trasmissione comunitaria di SARS o se vi è stato contatto con un probabile caso di SARS.
Quali sono le raccomandazioni per prevenire la SARS tra i familiari?
Al momento attuale vengono date le seguenti raccomandazioni:
le precauzioni per il controllo dell'infezione devono essere mantenute sino a 10 giorni dopo la scomparsa dei sintomi respiratori e della febbre. I pazienti con SARS devono limitare le uscite da casa e non devono recarsi al lavoro, scuola o altre zone pubbliche sino a 10 giorno dopo la scomparsa della febbre e dei sintomi respiratori
in tale periodo, tutti i membri della famiglia di un paziente con sospetta SARS devono:
- lavare accuratamente le mani dopo contatto con fluidi corporei del paziente (secrezioni respiratorie, sudore, saliva, muco, vomito) e utilizzare disinfettanti a base alcolica
- usare guanti monouso ogni qualvolta devono entrare a contatto con secrezioni di un paziente con SARS. I guanti vanno eliminati dopo l'uso e mai riutilizzati. Le mani vanno sempre lavate anche dopo l'uso dei guanti.
il paziente con SARS deve coprire naso e bocca ogni qualvolta tossisca o starnutisca (possono essere utilizzati anche fazzoletti di carta). Se possibile, un paziente con SARS deve indossare maschera chirurgica quando è a stretto contatto con persona non infetta. Nel caso il paziente non riesca a mantenere la maschera, questa dovrà essere indossata dai componenti della famiglia a stretto contatto con il paziente
non condividere posate, asciugamani, biancheria da letto con paziente affetto da SARS, se non dopo che siano stati accuratamente lavati (sapone ed acqua calda). Gli ambienti, se contaminati con fluidi corporei del paziente con SARS, possono essere lavati con i normali detersivi per la casa, utilizzando i guanti per la pulizia. La pulizia va effettuata frequentemente
in base alle conoscenze sino ad ora note, i famigliari o i contatti stretti che non presentino sintomi di SARS, non devono limitare la propria attività al di fuori del domicilio.
PREVENZIONE DELLA SARS IN OPERATORI SANITARI
Cosa fare per proteggere gli operatori sanitari?
La trasmissione di SARS agli operatori sanitari è stata ampiamente documentata. Di fronte ad un paziente con sospetta SARS vengono date le seguenti indicazioni:
1. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
- Sino a nuove disposizioni, utilizzare precauzioni standard, da contatto, per via aerea; nello specifico è raccomandato lavaggio mani, uso di camice, guanti, protezione oculare, maschera.
2. ESPOSIZIONE A PAZIENTE CON SOSPETTA SARS
- Esclusione dal lavoro in caso di comparsa di T° e di sintomi di interessamento delle vie respiratorie entro 10 giorni dall'esposizione a paziente con SARS. L'allontanamento dal posto di lavoro dovrà essere mantenuto sino a 10 gg dopo la scomparsa dei sintomi respiratori
- L'allontanamento dal lavoro non è raccomandato per gli OS esposti che non presentino sintomi di interessamento delle vie respiratorie. Il lavoratore deve segnalare all'UOPRI ed al Servizio di Sorveglianza Sanitaria le modalità con cui è avvenuta l'esposizione non protetta
- Sorveglianza attiva giornaliera dovrebbe essere mantenuta sugli OS esposti, al fine di rilevare l'eventuale comparsa di T° e di sintomi di interessamento delle vie respiratorie; anche il lavoratore deve vigilare e segnalare tempestivamente la comparsa di sintomi.
- Negli ospedali in cui si sono verificati casi di SARS, dovrà essere condotta sorveglianza passiva attraverso indagine retrospettiva su scheda clinica di OS che abbiano manifestato infezione respiratoria correlabile a SARS nel mese precedente la comparsa dell' epidemia.
- Coloro che hanno avuto contatto stretto (famigliari) con soggetti affetti da SARS sono a rischio di infezione. In caso di comparsa di sintomi, non dovrebbero frequentare luoghi pubblici (in particolare ospedali) e dovrebbero essere informati sulle precauzioni da adottare (cfr.1).
Quali precauzioni dovrebbe adottare la struttura sanitaria in merito alle visite di contatti stretti di pazienti con SARS?
I contatti stretti (famigliari o conviventi) di pazienti con SARS sono a rischio di infezione. Le strutture sanitarie dovrebbero implementare un sistema di screening per tutti i contatti in visita che preveda l'individuazione precoce di febbre o sintomi respiratori. I contatti con febbre o sintomi respiratori non dovrebbero entrare nelle strutture sanitarie. Infine, ogni struttura dovrebbe educare tutti i visitatori affinché usino ed applichino le misure di precauzione per il controllo delle infezioni, enfatizzando l'importanza di queste misure.
L'EPIDEMIA
Sino ad ora, quanti nuovi casi di SARS e di morti per SARS sono stati segnalati?
Ogni giorno, per saperlo con esattezza, si devono visitare i siti web dei CDC e di WHO.
Qual è il tasso di mortalità per SARS?
In data 24.05 corrispondeva circa all'8%. Questo valore è destinato a modificarsi nel tempo in rapporto all'evoluzione dell'epidemia e ad una migliore definizione della diagnosi.
Al momento attuale quale è l'andamento dell' epidemia?
WHO aggiorna quotidianamente i dati mondiali; SARS si è verificata in molti paesi anche se la diffusione epidemica è, ad oggi, prevalentemente limitata ad alcune zone dell' Asia.
Qual è la differenza tra caso "sospetto" e "probabile" di SARS?
Il caso "sospetto" presenta febbre, sintomi respiratori e riferisce un recente viaggio in zona colpita dall'epidemia e/o contatto con paziente con sospetta SARS. In presenza di evidenza radiologica di polmonite o di Sindrome da Distress Respiratorio, il caso diventa "probabile".
EZIOLOGIA DI SARS
Qual è la causa di SARS?
Al momento, l'eziologia più probabile è che la malattia sia provocata da un coronavirus, in precedenza mai identificato nell'uomo.
Cosa sono i Coronavirus?
I Coronavirus vengono così chiamati in quanto all'osservazione microscopica appaiono circondati da un alone (corona). Sono virus che nell'uomo causano frequentemente lieve infezione delle vie aeree superiori e nell'animale infezioni respiratorie, gastrointestinali, epatiche e neurologiche.
Quanto sopravvivono i Coronavirus nell'ambiente?
Studi preliminari indicherebbero una sopravvivenza nell'ambiente di alcuni giorni. La persistenza sembrerebbe legata a fattori quali temperatura, umidità, ed a materiali o fluidi corporei contenenti il virus. Sono in atto ricerche per standardizzare metodologie che possano misurare la REALE sopravvivenza in condizioni che simulano quelle naturali.
I dati preliminari sulla persistenza nell'ambiente di SARS CoV confermano l'importanza del frequente lavaggio delle mani.
Che cosa è in grado di uccidere il virus della SARS?
Conegrina, ammoniaca e alcool, oppure prodotti contenenti questi disinfettanti, sono in grado di uccidere il virus. Questi prodotti vanno comunque usati seguendo le indicazioni della ditta produttrice.
Se i Coronavirus provocano malattie lievi nell'uomo, come possono essere responsabile di una malattia grave come la SARS?
Su questo punto non ci sono dati che indichino in modo esaustivo lo spettro delle malattie indotte dal virus. Si sa che possono essere causa di polmonite nel soggetto immunocompromesso e che provocano malattie gravi in animali, tra cui il gatto, il cane, il maiale, il topo, gli uccelli.
Le più recenti conoscenze sui coronavirus hanno cambiato le raccomandazioni per il trattamento dei pazienti con SARS?
No. Si sta valutando l'efficacia di molti farmaci antivirali ma, al momento, non vi sono precise indicazioni.
Ci sono novità circa il ruolo dei paramyxovirus nella SARS?
Tali virus sono stati identificati inizialmente in alcuni soggetti con SARS ma, al momento, SARS CoV pare la causa più probabile della malattia.
ALTRO
Vi sono motivi per ritenere che la SARS sia il risultato di un atto bioterroristico?
Al momento attuale i soggetti contagiati sono risultati sanitari e famigliari o conviventi stretti. Le modalità di trasmissione sono, inoltre, quelle tipiche di una malattia simil - influenzale o che si trasmette per via respiratoria.
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