Ultimamente si legge un pò dappertutto questa notizia:
La decisione è stata presa al consiglio provinciale di Trento. Con ventinove voti a favore e due astenuti, i consiglieri della lega, è stata approvata la mozione presentata dal consigliere Giuseppe Detomas che proponeva di ridurre la velocità massima, nei tratti dei passi dolomitici della provincia, a 60 km/h.
Ma quello che è curioso è leggere questa parte della proposta di mozione originale:
Appena la stagione permette l’utilizzo dei passi,
centinaia di motociclisti in sella a rombanti mezzi di alta cilindrata individuano nelle
serpentine definite per consentire la percorribilità attraverso le Dolomiti, un sorta di pista di
alta velocità. L’intendimento evidenziato proprio dall’alta velocità non sembra essere
esattamente quello turistico, bensì quello di provare l’ebrezza di un allettante percorso da
compiere in gruppo per gustarsi il brivido di una guida capace di gestire il rischio imposto
dal tracciato. Queste performance mettono in pericolo chiunque a diverso titolo e mezzo si
trovi ad incrociare il passaggio dei motociclisti, ed in particolar modo i ciclisti che
gradirebbero sicuramente lasciare sull’asfalto dei passi esclusivamente il sudore di
un’impresa. L’impatto risulta decisamente negativo sul delicato ecosistema alpino in
quanto l’importante transito di veicoli a motore, le indubbie elaborazioni realizzate
frequentemente dai motociclisti sui loro motori per aumentare rombo e velocità
definiscono non solo un deciso sforamento dei limiti di decibel, ma anche dei livelli
d’inquinamento presenti nell’aria, nel terreno e conseguenti falde acquifere, per non
parlare dei danni alla diversificata fauna presente nei tratti attraversati dalle“piste”.
Minkia…. secondo il consiglio prov. di trento : spaventiamo e danneggiamo la fauna locale, ( compresi i ciclisti) e siamo causa d’inquinamento di aria di terra e di acqua!
Che flagello….a questo punto sarebbe meglio vietarne il transito.
