Leggo con stupore degno di un libro di fantascienza dell'accorpamento PRA/Motorizzazione, che dovrà avvenire nelle prossime settimane! incollo di seguito alcune notizie prese da alcuni siti internet.
CambiamentiCon l’abolizione del PRA, l’archivio dei cosiddetti beni mobili registrati (autocarri, automobili, motocicli e affini) verrà gestito interamente dalla Motorizzazione. Basterà la carta di circolazione per certificare la proprietà del mezzo. Sinora PRA e Motorizzazione hanno operato in modo congiunto nell’ambito dello STA, lo sportello telematico dell’automobilista che permette di ottenere le targhe e la carta di circolazione di un veicolo. Abolire il PRA consentirà di risparmiare sulla spesa pubblica riguardante il personale e i beni immobili.
Aspetti burocraticiLe modifiche riguardano più che altro la documentazione burocratica sui beni mobili registrati, mentre non sono previsti cambiamenti per quanto concerne il loro status giuridico: per i mezzi di trasporto rimangono necessari la dichiarazione di vendita nel caso di veicolo nuovo o dell’atto di vendita per quelli usati (obbligatoria anche l’autentica della firma da parte di un notaio o di un funzionario della Motorizzazione oppure di privati autorizzati quali le agenzie di pratiche auto), oltre a essere soggetti a eventuale fermo di Equitalia o a ipoteca.
Addio al certificato di proprietàLogica conseguenza dell’abolizione del PRA è l’addio al certificato di proprietà (sinora tra i documenti cardine per procedere al passaggio di proprietà). Sotto il profilo pratico non cambia molto: la vera novità è che la carta di circolazione, promossa a documento unico da tenere comunque sempre a bordo del veicolo, adesso testimonierà anche la proprietà del mezzo. Come peraltro accade già dal 2006 per i ciclomotori, per i quali non è tuttavia necessaria l’autenticazione della firma del venditore. Un dettaglio, quest’ultimo, non certo di poco conto.
Il risparmio per gli automobilisti. Nelle intenzioni del governo la manovra, oltre a produrre una semplificazione per gli automobilisti (resterà un unico documento, la carta di circolazione) porterà anche a una sensibile riduzione delle tariffe automobilistiche. Rispetto ai cento euro che si pagano attualmente (27 euro di emolumenti Pra, 9 euro di diritti Motorizzazione e due imposte di bollo da 32 euro) si pagheranno 61 euro per ogni formalità (29 euro di tariffa e 32 euro di imposta di bollo). Invariata, per ora, l’Ipt, l’Imposta che fa impennare i costi di immatricolazione e di passaggio di proprietà e che, nonostante l’abolizione delle province, non è mai stata eliminata.
La sforbiciata ai costi della cosa pubblica dovrebbe essere importante: il decreto comprende anche un vincolo a non portare nuovi oneri alla finanza pubblica (l'Agenzia, infatti, si finanzierà con le tariffe e i proventi derivanti dalla sua stessa attività). Adesso, si attende il varo del decreto; ma serviranno anche altri provvedimenti, previsti dallo stesso decreto. E, come ricorda il Sole 24 Ore, l'Aci dovrà ora rivedere il proprio perimetro, riducendo il personale per riequilibrare la perdita di competenze.
Fonti:
http://www.6sicuro.it/pratiche-auto/abo ... 4B4F6A2D03http://www.quattroruote.it/news/burocra ... _euro.html http://www.alvolante.it/news/addio-pra- ... B3Udh.dpuf
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