DevilStars Club Buell Italia

Arezzo, 13 agosto 2009 - L’ultima curva era lì, dietro l’angolo dei box, nell’unico punto dove il padre non avrebbe potuto seguirla neanche con lo sguardo. L’ha vista entrare in quella curva, non l’ha vista uscire. Non l’ha vista sbucare dal rettilineo di quel circuito, dove aveva deciso di allenarsi, perfino in vacanza. Non l’ha vista come al solito spuntare, con il sorriso timido e determinatissimo di chi insegue un sogno. Fino a morire. E’ morta così Beatrice Bossini: una ragazza di 18 anni, 18 anni compiuti da pochi mesi. La «bambina» delle moto, l’unica ragazza in grado di competere con centinaia di maschietti. E di tenerli dietro, spesso e volentieri. Tanto volentieri.

E’ morta in Croazia. Era lì con i genitori, una vacanza, in attesa di riprendere gli allenamenti veri. E di riprendere la scuola. Perché Beatrice studiava a Pieve Santo Stefano, all’Istituto Camaiti. Un istituto forestale. Capace a 18 anni di coniugare il rombo assordante di un circuito con il silenzio profondo di un bosco. Del resto i contrasti facevano parte della sua vita. Da quando, bambina davvero, correva con un casco quasi più grande della sua moto. Da quando si era resa conto che le minimoto non le bastavano. Da quando aveva cominciato a sfidare anche i ragazzi. Vincendo, quasi sempre. Almeno fino a ieri.

Dalla Croazia le notizie arrivano solo spezzettate. Poi in serata la conferma: «Beatrice è morta». Marco Mazzi è il presidente della Federazione Motociclistica aretina ma esita a dire quelle parole. Esita, come se avesse paura di confermare il destino del suo «gioiello».
«E’ vero — dice con la voce spezzata — è vero purtroppo». Ha chiuso da pochi minuti il telefono con la Croazia, ma le parole gli pesano maledettamente. Conferma che il corpo dovrebbe ritornare già oggi in Italia. Anzi in Valdarno. Nella sua San Giovanni, lì dove risiedeva pur essendo nata a Montevarchi: diciotto anni fa. Il babbo, la mamma, una sorella maggiore: una famiglia distrutta ma intorno a lei, come sempre. Come quando partiva per i grandi circuiti: Vallelunga, Misano, Magione, Franciacorta.

Lunga invece la gavetta alle sue spalle, a dispetto dell’età. Una vita fatta anche di incidenti. Una caduta rovinosa proprio a Magione, la corsa dell’ambulanza, lei che si rialza da sola con una caviglia gonfia così. «Mi feci portare — raccontava sempre — lo stivale di un pilota del mio team, più grande di tre misure, e con quello conclusi la gara». Una bambina d’acciaio che ormai era diventata donna. Una bambina che aveva imparato ad andare in bici solo perché in cambio le avevano promesso la moto.

Per anni l’unica a correre i Gran Premi della 125 con piloti maschi. La domenica. Perché lunedì tornava a Pieve Santo Stefano. Alla sua scuola. Nel bosco, la sua seconda passione. Lì non ci andava in moto, ma in treno e in pullman. Un viaggio infinito per chi come lei era abituata ad anticipare le curve, a bruciarle sul tempo. Fino a ieri, fino a quel circuito in Croazia. Fino a quell’ultima curva che l’ha tradita. Lontana per un attimo dallo sguardo del padre.

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BUELLISTA INDIPENDENTE.

http://www.beatricebossini.it

rip

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Era in Croazia insieme ai genitori e si stava allendando anche se era in ferie: il babbo era ai box e non l'ha vista sbucare. E' stato lui il primo a soccorerla.

R.I.P

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E fu cos? che l'uomo invent? la ruota...
...benedetto colui che ne ha inventate due!!!

senza parole.

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MA SE NON BESTEMMIO GUARDA...............................................................................................

da genitore.. di una piccola di 4 anni.. mi si fà sempre il cuore piccolo come un'oliva quando leggo ..o sento al tg ..o mi raccontano di questi drammi..

purtroppo vivo nel terrore e prego ogni giorno chiunque sia lassù che protegga la mia bambina da ogni male e le faccia assaporare una vita degna di essere vissuta.. per una vita intera..

solo 18 anni.. posso solo lontanamente comprendere lo strazio del papà..
ma come diavolo si può morire in allenamento in pista? Dio!

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http://www.wandasfarm.it/
Piemonte B&B
Nulla si crea..nulla si distrugge.. tutto si modifica!

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Quod me nutrit ... Me destruit

che tristezza!!!!!!! chissà perchè c'è l'ha portata via così presto!!!! questo solo lui lo sa

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Se riuscite..... fatevi una Buell e la vita cambier?.....
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io a rijeka ci ho corso tantissimo, sono anni che vado... e quella curva è semplicissima, niente di particolarmente difficile..



la sfortuna ha voluto che ha fatto un higt side,è ricaduta sul collo, e ora nn c'è piu'...impossibile da accettare...

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è veramente dura da accettare...non ci sono parole...

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.....Fermone Docet.....

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TOYOTA FT-1

R.I.P.

r.i.p.

quando il destino si accanisce, non c'e` nulla che possimo fare.
mi e` venuta la pelle d'oca a leggere!
immagino il padre, il suo strazio...
riposa in pace...

...

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Il futuro, non ? pi? quello di una volta...

ciao Beatrice, R.I.P.

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WORK IN PROGRESS

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..Ain’t it amazing how everyone on the internet is an expert on everything??..