In troppi ormai mi chiedono perché ho scelto una Harley Davidson.
Lunga storia.
Avevo sì e no 8 anni quel pomeriggio in cui mia madre mi portò con sè a fare visita a un'amica. Una Libica fuggita dal suo paese negli anni 70. Un fiore di ragazza. Pomeriggio noiosetto per una bimba di quell'età, ricordo che mi fecero assaggiare per la prima volta un po' di liquore al caffé. Forse è proprio da quel momento che questa bevanda in versione espresso italiano (che io chiamo "catramone") non riesco proprio a mandarla giù.
Poi dopo qualche ora di gossip fra di loro e di catramone a base di alcol, si decide finalmente di andare. E qui compare il fratello del fiore di ragazza. Ma è tardi e si decide di andare via quasi subito (bene niente più gossip che allora non potevo capire). Il fiore e il fratello ci accompagnano all'uscita del palazzo, lui apre la porta e lei era lì, bianca e acciaio, sfavillante fino all'inverosimile, dimensioni perfette, grintosa e invitante allo stesso tempo. Una visione. In quel momento mi sentivo piccola piccola, e in effetti lo ero, ma pensai subito che da grande ne avrei avuta una. Tutta per me.
Poi con gli anni si cominica a fare da zainetta, vedi praticamente solo uomini che dominano le due ruote e nonostante la voglia di portare tu stessa una moto, lasci perdere, non consideri più il fatto. E passano gli anni.
Ma un giorno cominci a frequentare uno, due, tre gruppi di Bikers e lì LE vedi. LE ammiri e riprendi a inseguire il tuo sogno di bambina. LE Bikers. Portano le due ruote come fossero una cosa sola. E poi conosci due toscane (la Claudia e l'Angelica) che le Harley le guidano come se fossero su un catwalk.
E' fatta.
Tempo qualche mese e anche io ho la mia. Anzi il mio. Perchè vuoi per questioni linguistiche germaniche, vuoi perché non mi ci vedo a cavalcare una femmina, la mia moto è un maschio e si chiama Etienne. Rosso metallizzato. Ultimo modello in versione low per me che sono piccina. Un macigno di oltre 250 Kg che prima o poi riuscirò a dominare bene ma che è simpaticissimo e docilissimo a saperci fare.
Ho poco tempo per lui fra lavoro, amici, seratine e sport. Ma lui sa che gli sono affezionata e che presto faremo un po' di Km insieme. Non so se ha apprezzato gli stivali rosa che gli ho dedicato e non so se potrà ancora sopportare a lungo le mie staccate di inesperta Lady Biker. Speriamo in bene.
Questa è la storia (spero non troppo noiosa per voi) di una passione delicata, di un sogno rimasto nel cassetto tanto tempo ma mai dimenticato e che sembra essere rimasto lì per uscire al momento giusto.
E' anche un ringraziamento speciale per SymonDark e Umberto che mi hanno rispettivamente appoggiata e supportata nella mia scelta e nei miei primi veri "passi" (ma potevo scegliere un termine meno appropriato???) in sella a Etienne.
E adesso........ Go go go Lady Biker !!!! (Speruma come dice il Gianduiotto)
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